Pallacanestro

BIOGRAFIA DI MICHAEL JORDAN

La nuova pagina inizia in grande stile con una biografia d’eccezione quella di Michael Jeffrey Jordan nato a Brooklyn il 17 febbraio 1963 un ex cestista statunitense. Considerato da molti il più grande di sempre Jordan ha vinto 6 titoli NBA mettendo a segno addirittura 2 Three-peat (91/91/93 e 96/97/98) condividendo questo record con il suo amico e compagno di squadra Scottie Pippen. Jordan inizia nel 1982 alla University of North Carolina at Chapel Hill, dove portò i Tar Heels alla vittoria del campionato nazionale NCAA. Arriva ai Bulls nel 1984 debuttando in NBA; soprannominato Air Jordan e His Airness Michael lascia il basket prima dell’inizio della stagione 93’94 per intraprendere la carriera nel baseball salvo poi rientrare in NBA durante la stagione 94’95 e trascinando i Bulls al 2° Three-peat. Nella stagione 95-96 realizza il record di 72 vittorie di fila in regular-season. Arriva il tempo del suo secondo ritiro nel 1998 che sembra davvero quello definitivo ma Jordan stupisce tornando nel 2001 ancora per 2 stagioni cambiando maglia e indossando quella dei Washington Wizards. Fuori dal parquet Jordan si è cimentato nella recitazione nel film del 1996 Space Jam e nel 2010 diventa l’unico proprietario dei Charlotte Bobcats. Innumerevoli premi e riconoscimenti hanno costellato la sua carriera e di seguito ve ne elenco alcuni: 4 MVP Award, 10 titoli come miglior marcatore + 3 come maggior numero di palle rubate, 10 presenze nell’All-NBA First Team, 9 nell’All-Defensive First Team, 6 NBA Finals MVP Award + il NBA Defensive Player of the Year Award nel 1998, 14 convocazioni al NBA All-Star Game con 3 All-Star MVP Award, detiene il record NBA per la miglior media punti per partita in carriera con 30,12 per la regular season e 33,4 per i playoff. Jordan è stato scelto per la Basketball Hall of Fame entrandone a far parte l’ 11 settembre 2009. Insomma un grande campione dentro e fuoti dal campo che è stato e sarà d’esempio per molte generazioni di giovani sportivi.

 LA NASCITA DELLA PALLACANESTRO

La pallacanestro nasce nel 1891 a Springfield (Massachusetts), da un’idea di John Naismith (Almonte, Canada 1861 – Lawrence, USA, 1939), medico ed insegnante di educazione fisica. Naismith lavorava come insegnante di educazione fisica presso la Young Men’s Christian Association (YMCA) International Training School (Scuola Internazionale di Allenamento dell’Associazione Giovanile Maschile Cristiana) di Springfield (Massachusetts).

Il capo del dipartimento di educazione fisica dell’istituto, Luther Halsey Gulick, chiese a Naismith di trovare qualcosa che potesse divertire gli studenti durante le lezioni invernali di ginnastica, poiché le temperature rigide li costringevano a fare lezione al coperto.

Gulick in particolare chiedeva un gioco in luoghi chiusi, facile da imparare, con poche occasioni di contatto, il cui costo non gravasse sulle spese della scuola.
Naismith trovò l’ispirazione da un gioco che aveva conosciuto nella sua infanzia in Canada, “Duck on a rock” (l’anatra su una roccia), in cui la regola principale era il tiro a parabola di un sasso. Attinse anche da giochi più antichi, come l’azteco Tlachtli, (in cui si passava una palla cercando di non farla mai cadere a terra, e vinceva chi riusciva a farla entrare in un anello sopraelevato), ed il maya Pok-Ta-Pok, oltre ad analizzare gli sport più praticati all’epoca, quali il football americano, il rugby, il lacrosse ed il calcio.

Dopo due settimane, Naismith formalizzò le prime cinque regole del nuovo gioco:

1) si doveva usare un pallone rotondo, che poteva essere toccato solo con le mani;

2) non si poteva camminare con il pallone fra le mani;

3) i giocatori potevano posizionarsi e spostarsi ovunque nel campo;

4) non era permesso il contatto fisico tra i giocatori;

5) l’obiettivo era posizionato orizzontalmente, in alto.

Il gioco della pallacanestro vede la luce il giorno 15 dicembre 1891: Naismith tradusse questi principi in tredici regole di base. Nello stesso giorno organizzò la prima partita sperimentale della storia disputata dal cosiddetto First Team (la prima squadra), un gruppo di diciotto giocatori (gli studenti della classe di Naismith), divisi in due squadre di nove ciascuno. La partita fu giocata con un cesto di vimini, usato per la raccolta delle pesche, che venne appeso alle estremità della palestra della scuola.

Le tredici regole vennero pubblicate dal giornale studentesco “The Triangle” (Il triangolo) il 15 gennaio 1892, data ufficiale della nascita del Basketball (palla del cesto). Il 20 gennaio si svolse la prima partita dalla pubblicazione delle regole, che terminò con il risultato finale di 1-0, grazie al canestro di un certo William “Willie” Chase.

La prima partita pubblica ufficiale fu fissata da Naismith l’11 marzo 1892 fra una squadra di docenti e una di studenti: vinsero i primi 5-0. Lo sport cominciò a diffondersi presto negli Stati Uniti, proprio perché esercitato negli YMCA. Inoltre, gli allievi di Naismith, al termine degli studi, divennero missionari, e mentre portavano il messaggio cristiano in tutto il mondo, insegnavano anche ai giovani il nuovo gioco.

Nel 1904 fu disputato un torneo non ufficiale di pallacanestro durante le Olimpiadi di St.Louis. Invece nel 1936 lo sport del basketball fu aggiunto al programma delle Olimpiadi di Berlino. In questa occasione Naismith ebbe l’onore di consegnare la medaglia d’oro agli Stati Uniti, che avevano sconfitto in finale il Canada, e fu nominato presidente onorario della Federazione Internazionale Pallacanestro (FIBA), sorta nel 1932.

Nel 1946 nacque negli Stati Uniti la National Basketball Association (NBA, Associazione nazionale di pallacanestro), al fine di organizzare squadre professionistiche e rendere lo sport popolare.

Naismith comunque fu il primo allenatore della storia del basket. Guidò infatti i Kansas Jayhawks dal 1898 al 1907: in nove stagioni sedette in panchina 115 volte, vinse 55 incontri e ne perse 60. Ad oggi, il suo libro “Basketball: Its Origin and Development” (“La pallacanestro: origini e sviluppo”, uscito dopo la sua morte nel 1941) resta il caposaldo della bibliografia della pallacanestro. A lui sono stati intitolati in Canada e negli Stati Uniti riconoscimenti, Hall of Fame, statue e premi. Ogni anno il miglior giocatore della NCCA (National Collegiate Athletic Association, l’associazione atletica nazionale dei college) riceve il “Premio Naismith”.

Da allora le regole sono state perfezionate, e l’NBA mantiene delle differenze sostanziali rispetto alla FIBA, ai Campionati Mondiali e alle Olimpiadi. Questo perché negli USA si vuole rendere il gioco più spettacolare. In particolare, con la globalizzazione degli ultimi anni, sono entrati in gioco gli sponsor che creano un business pubblicitario molto elevato. Per questo la pallacanestro è diventata più fisica, a dispetto della prima regola impostata da Naismith, e dal puro divertimento si è passati al vero e proprio agonismo.

D’altronde, nell’NBA hanno figurato e figurano tuttora i più grandi nomi della storia di questo sport, da Magic Johnson a Michael Jordan, da Larry Bird a Kareem Abdul-Jabbar, da Shaquille O’Neal a Koby Briant a Lebron James, e gli italiani Andrea Bargnani, Belinelli e Gallinari, solo per citarne alcuni.

 Da "cultura.biografiaonline"

MICHAEL JORDAN

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